Il pulcinella di mare è un singolare volatile dal becco giallo il cui nome scientifico è Fratercula Artica. La sua sopravvivenza è a rischio a causa della caccia indiscriminata e dei cambiamenti climatici.
Per questo motivo, nel Regno Unito è severamente vietato uccidere, ferire o dare fastidio a questi animali o ai loro nidi. Invece in Islanda la caccia al pulcinella di mare è consentita. I cacciatori inglesi se ne stanno approfittando per compiere le proprie ‘imprese’ indisturbati nella terra dei ghiacci.
Qui la Fratercula Artica è un simbolo nazionale, infatti viene servita ai turisti curiosi come ‘piatto esotico’.
Questa pratica è così popolare che sono nati siti web ad hoc per pubblicizzare i ‘pacchetti avventura’ dedicati ai cacciatori. “L’Islanda è l’unico paese al mondo dove puoi cacciare le pulcinelle di mare”, si legge in bella vista sulla home page di uno di questi portali.
Quasi come se fosse un vanto, oltre che un business. I dettagli dell’offerta sono accompagnati da agghiaccianti fotografie. Esse ritraggono in primo piano le carcasse di dozzine di volatili. Subito dietro i carnefici sorridenti e orgogliosi dei propri trofei.
Con 3000 euro possono uccidere dai 50 ai 100 esemplari in una sola battuta di caccia.
La protesta degli attivisti britannici
Gli animalisti del Regno Unito, consapevoli dei rischi della caccia indiscriminata, chiedono al Governo di vietare l’importazione delle carcasse dei pulcinella di mare. In modo da ostacolarne la commercializzazione e scoraggiare i cacciatori ‘sabotando’ un loro eventuale ritorno economico.
Inoltre gli attivisti chiedono a Theresa Villiers, il nuovo Segretario britannico per l’Ambiente, di fare pressione affinché il pulcinella di mare sia inserito nella CITES. La Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione. In questo modo la caccia alla Fratercula Artica sarebbe sottoposta a una regolamentazione più stringente.
Il pulcinella di mare, un animale ‘vulnerabile’
I cambiamenti climatici e la caccia indiscriminata minacciano la sopravvivenza del pulcinella di mare.
Nel 2015 l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura l’ha inserito nella lista degli animali vulnerabili. Ciò vuol dire che è soggetto a un alto rischio di estinzione in natura.
In Islanda è presente la più vasta colonia di pulcinella di mare. Nel 2016 erano 3,2 milioni. Ma negli ultimi anni la popolazione è diminuita di circa 1,5 milioni di esemplari. Soprattutto a causa dei cacciatori di trofei.
Roger Gale, Presidente del Conservative Animal Welfare Foundation, in un’intervista al Telegraph ha definito “ripugnante” la pratica della caccia al pulcinella di mare. “Non ci sono scuse per giustificarla”, ha affermato. Infine ha concluso:
Ritengo che sia possibile generare molto più turismo mediante la conservazione e la protezione dei pulcinella di mare che con la loro uccisione.
Interpellato dalla stampa, il Dipartimento dell’Ambiente, dell’Agricoltura e degli Affari Rurali ha fatto sapere che la protezione dei pulcinella di mare è una “priorità” del Governo britannico.
Betty Mammucari