Li chiamano “genitori elicottero” (“Helicopter parents”) perché sorvegliano i loro figli dall’alto. Sempre pronti a soddisfare bisogni e a risolvere problemi, a soccorrere e ad aiutare, tali mamme e papà sono troppo presenti nella vita dei propri bambini e ragazzi e ne controllano ogni movimento.
Questi genitori sono iper-presenti e iperprotettivi.
La loro presenza costante, sia fisica che psicologica, produce moltissimi danni. Non sono pochi, infatti, i rischi per il benessere psicologico dei figli, i quali faticano ad acquisire autonomia e a gestire la frustrazione quando crescono all’ombra di una presenza genitoriale “morbosa”. Il coinvolgimento dei “genitori elicottero” nella vita dei figli ostacola il loro sviluppo, compromettendone l’autodeterminazione e il benessere. I ragazzi cresciuti sotto un eccessivo controllo riscontrano alti livelli di ansia e di depressione; inoltre, sono meno soddisfatti della vita, meno autonomi e hanno spesso difficoltà a relazionarsi in maniera efficace e positiva con le persone.
Avete presente quei genitori che…
…contestano i voti dei figli all’insegnante, magari anche all’università, e che li aiutano fin troppo a superare gli ostacoli, in particolare quelli scolastici? Che accompagnano i propri ragazzi perfino ai colloqui di lavoro? Che si intromettono nelle loro faccende personali e nelle loro relazioni? Che fanno costantemente pressione affinché i figli primeggino ed ottengano sempre i massimi risultati in tutto, inducendoli così a sviluppare una fortissima ansia di successo e anche un malsano bisogno di affermazione?
Lo stile educativo adottato da questa categoria di genitori (che sono iperprotettivi, iper-presenti e maniaci del controllo) impedisce ai bambini di sperimentare in maniera autonoma le situazioni ansiogene e, conseguentemente, di trovare delle soluzioni efficaci ai problemi che si presentano sulla loro strada. In questo modo i giovani non imparano cos’è il fallimento, non imparano a sbagliare, perché non gli è consentito cedere o fare errori (quando invece gli sbagli sono altamente formativi e indispensabili per la crescita personale).
Tutto questo non danneggia solo i figli, ma anche i genitori, per i quali è molto faticoso essere sempre in prima linea.
Inoltre, il legame eccessivo con i propri bambini rende molto difficile alle madri e ai padri accettare il fatto di avere delle esistenze separate da quelle dei loro ragazzi che, una volta cresciuti, si allontanano da casa. Tale allontanamento genera disagio anche nei figli, che si imbattono in una forte sensazione di smarrimento perché sono impreparati ad affrontare la vita da soli.
Esercitare un eccessivo controllo sulla vita dei figli costa caro. È proprio sbagliando che i bambini imparano a gestire situazioni difficili, prendere decisioni e assumersi le proprie responsabilità. Eliminare gli ostacoli sul loro cammino equivale a condannarli all’incapacità e all’insicurezza. Per sapere come rialzarsi, bisogna sperimentare la caduta.
Annapaola Ursini