Il Governo spagnolo ha trovato un accordo con il partito socialista d’opposizione, il Psoe, per tenere nuove elezioni in Catalogna a gennaio. Applicando l’art. 155 della Costituzione, Madrid acquisirà fino a gennaio le competenze della Generalitat. Sabato, invece, si terrà una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri per bloccare l’iniziativa indipendentista del governatore catalano Carles Puigdemont.
Le misure per bloccare il processo indipendentista della Catalogna che verranno discusse sabato dal Cdm saranno discusse e approvare il 27 ottobre dal Senato di Madrid. Come previsto dall’ormai celebre articolo 155 della Costituzione, il pacchetto di misure in discussione richiede l’approvazione a maggioranza assoluta del Senato. L’iter di approvazione sarà seguito da una commissione congiunta di 27 senatori provenienti dalle commissioni generali delle comunità autonome e costituzionali.
Grazie all’attivazione dell’art.155, il governo spagnolo prenderà, tra le altre cose, il controllo dei Mossos d’Esquadra e di Tv3, la televisione pubblica catalana. Tutto questo emerge dalle dichiarazioni di Carmen Calvo, portavoce dei socialisti e responsabile dei negoziati con il Governo sulle elezioni anticipate in Catalogna. La stessa Calvo afferma che il Governo spagnolo controllerà anche le finanze catalane e assorbirà alcune delle competenze del Presidente Puigdemont.
Negative le prime reazioni delle autorità catalane, con il vicepresidente della Generalitat, Oriol Junqueras, che ritiene l’iniziativa una “maniera non certo migliore per sbloccare la situazione”.
Intanto, il gruppo separatista dell’Assemblea Nazionale Catalana ha lanciato un appello per chiedere ai correntisti di ritirare il proprio denaro dalle prime cinque banche spagnole, inclusi i due istituti Caixabank e Banco Sabadell che avevano, negli scorsi giorni, spostato la loro sede a Madrid. In un video postato su twitter, scrive Bloomberg, l’associazione ha chiesto ai catalani di spostare i propri soldi tra le 8 e le 9 di questa mattina:
Se siete clienti del Banco Sabadell o della Caixa esprimete la vostra disapprovazione per lo spostamento della sede legale fuori dalla Catalogna.
I portavoce delle due banche, interpellati da Bloomberg, affermano che la situazione è calma e che le attività procedono normalmente.
Davide Cocconi