Da Como arrivano le prime reazioni dei frontalieri italiani, dopo l’esito del referendum svizzero, chiamato “Prima i nostri”, dove i cittadini ticinesi hanno deciso che nell’atto di un’assunzione, bisogna dare priorità ai cittadini svizzeri. Ovviamente il referendum non è legge e probabilmente mai lo diventerà per ovvie ragioni, a meno che lo stato Elvetico non decida di chiudere con l’Europa. Fatto sta, che i frontalieri italiani se la sono presa moltissimo per l’esito che li discrimina parecchio. Così è successo che parecchi cittadini svizzeri che passano il confine per venire a fare la spesa nei supermercati italiani, perchè è più conveniente fare la spesa da noi visto che i prezzi sono più bassi, al momento di andare a recuperare la propria auto nel parcheggio, si sono accorti che sotto al parabrezza c’era un volantino. Ben presto, leggendolo, si sono resi conto che non si trattava di offerte e consigli per gli acquisti, ma di minacce. A caratteri cubitali, sul volantino c’è scritto: Visto che non ci volete in Svizzera, siete pregati di fare la spesa a casa vostra, avete supermercati anche lì. La prossima volta che vi vediamo a fare la spesa qui in Italia vi squarceremo le gomme dell’auto e non solo». Una bravata, o dopo alle minacce, qualcuno potrebbe passare ai fatti? Cerca di gettare acqua sul fuoco il buon Bobo Maroni, che parla di strappo da ricucire. Ovviamente, non parla del fatto che i nostri frontalieri, sono vittime delle stesse politiche nazionaliste, destroidi e razziste che hanno reso famosa la Lega. Non a caso, il referendum votato dagli svizzeri è stato proclamato dalle teste di lega elvetiche. Ora, i leghisti di casa nostra sanno come ci si sente ad essere trattati da Terroni. Purtroppo però, per loro è una novità, ed allora, lo scrivente terrone si sente di darvi un consiglio: non prendetevela, siate superiori, le minacce sono una caduta di stile. Si è mai sentito parlare di Terroni che minacciano i lumbard che d’estate vengono ad invadere le spiagge del Salento, della Calabria o della Sicilia?
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