Di Sabina Guzzanti
Homeland è una serie straordinaria, sia per la qualità che per quello che si impara.
Hanno girato la serie con gli attentati in Francia un anno prima che avvenissero, ma al di là dei fenomeni di veggenza che confermano le buone fonti degli autori, penso che vada più a fondo di House of Cards per esempio, nello spiegare gli intrecci tra politica internazionale, servizi, terrorismo e tutto il baraccone.
Nell’ultima serie che è finita domenica, si capisce bene cosa siano i trolls per esempio, a che servono e quanto sia perverso il meccanismo che li prevede.
Homeland è così bella che ogni volta che finisce una puntata è un lutto: si aggrovigliano sentimenti di gioia, nostalgia e commozione con un’intesità tale che si rimane a metà strada fra la terra e chissà dove per molte ore.
Per questo avevo paura di vedere l’ultima, invece anche sotto questo profilo è stata perfetta. Nessuna emozione eccessiva che renda l’anno di attesa per la prossima stagione insopportabile.
Nota
le serie vanno viste in lingua originale. se le veete in italiano non vi lamentate perchè non vi sembrano un gran ché. Le due esperienze non sono paragonabili. E’ un altro mondo.