La guerra in Siria ha danneggiato anche le imprese locali ed i prodotti tipici, come ad esempio il famoso sapone di Aleppo, celebre per le sue proprietà idratanti, antibatteriche e nutritive.
Ma questa tradizione millenaria ha trovato rifugio all’estero, precisamente a Santeny, zona industriale a sud-est di Parigi, grazie al saponiere siriano Hassan Harastani e al medico riconvertito alla cosmetica Samir Constantini. Quest’ultimo aveva fondato nel 2004 la società “Alepia”, una piccola fabbrica nella periferia di Aleppo, la quale produceva il famoso sapone. Ma il conflitto ha distrutto tutte le fabbriche di sapone, le quali attiravano turisti provenienti da tutto il mondo.
Due anni fa, quando Samir Constantini gli propose di raggiungerlo in Francia, Hassan Harastani non esitò: egli lasciò il paese e si trasferì con la sua famiglia, poiché la Siria era in preda a violenti scontri a fuoco. Il saponiere ricorda così questo tragico avvenimento nella sua vita: “Avevo una piccola attività ma lo scoppio della guerra ha costretto me e la mia famiglia a fuggire. Abbiamo lasciato tutto: il lavoro, la nostra casa, i nostri amici”.
Il saponiere dichiara di avere avuto molti clienti non solo in Siria, ma anche all’estero, come ad esempio in Francia, in Italia, in Germania, in Giappone ed in Cina. I due riuscirono quindi a riprendere in mano la loro attività e produrre quel sapone la cui tradizione risale circa a 3.000 anni fa.
Il metodo di fabbricazione è un segreto, che viene trasmesso di padre in figlio da moltissime generazioni. Samir Constantini dichiara di essere fiero di continuare questa tradizione e di farlo secondo la ricetta originale: “Je suis très fier de perpétuer cette tradition et de le faire selon la technique originelle”. Harastani aggiunge che questa tradizione non si perderà, essa rimarrà sempre nonostante gli avvenimenti che stanno interessando la Siria: “C’est un savoir-faire qui ne se perd pas et qui reste toujours présent malgré les événements en Syrie.”
Samir Harastani conclude lanciando un messaggio ottimista: egli spera di tornare in Siria, ma per il momento egli resterà in Francia a produrre il sapone di Aleppo