La città incantata di Hayao Miyazaki riflette – benissimo – l’immaginario onirico di questo regista visionario. Il lungometraggio, tratto dal libro Il meraviglioso paese oltre la nebbia di Sachiko Kashiwaba, vinse l’Orso d’oro (2002) e il Premio Oscar come miglior film d’animazione (2003). Le storie amate da Miyazaki, in genere, portano lo spettatore in mondi paralleli e distanti dal nostro.
“La città incantata” non è quella abitata dagli esseri fantastici che la popolano ma quella vissuta da Chihiro, protagonista di questa fiaba dal – forte – sapore esoterico.
La famiglia Ogino è in auto, in viaggio verso una nuova casa. La bimba della famiglia stringe un mazzo di fiori, con sguardo malinconico e pieno di nostalgia. Quei fiori, i primi ricevuti nella sua vita, sono un regalo d’addio. Sono quasi arrivati a destinazione… ma basterà una distrazione per cambiare – completamente – percorso e storia. La famiglia si addentra in un bosco non distante dalla nuova abitazione. Oltre la fitta vegetazione si nasconde una specie di parco giochi abbandonato, desolato… i genitori di Chihiro, attratti dal cibo disposto su alcune bancarelle, mangiano fino a scoppiare, come maiali. Ed infatti si trasformeranno, sotto gli occhi increduli della figlia, in due enormi porci.
Il sogno/incubo di Chihiro è solo all’inizio. Con la sera e l’oscurità il paesaggio cambia completamente. Il luogo che sembrava disabitato è in realtà popolato da creature magiche, tutte appartenenti all’immaginario giapponese. La piccola, sola e senza i genitori, inizia il suo viaggio fantastico. Aiutata dal Maestro Haku, suo spirito guida, dovrà conquistare la fiducia della strega Yubaba, proprietaria delle terme in cui svolgerà le mansioni più umili. L’unico modo per passare inosservata in quel mondo è lavorare, con fatica, fino a perdere la propria identità…
La maestria di Hayao Miyazaki e dello Studio Ghibli hanno regalato al mondo intero un’opera che non è solo un cartone animato, un film d’animazione. Hayao Miyazaki ha creato, con i suoi disegni, quella che dovrebbe essere la storia di ogni persona: crescita e maturazione.
Proprio come Chihiro, anima pura e pronta a tutto pur di riavere la sua famiglia, ogni uomo dovrebbe rinunciare al falso oro che spesso gli viene offerto… perché la nostra vera e preziosa essenza splende più di ogni dorato tesoro.
Luca Foglia Leveque