Il 13 aprile 2017 la testata giornalistica Il Messaggero pubblica un articolo dal titolo “Cina, ha un incidente d’auto: all’ospedale si presentano 17 fidanzate“[1] ottenendo oltre 43 mila condivisioni Facebook. In molti si domandano sulla veridicità della notizia, evidenziando che risulta davvero difficile gestire “17 fidanzate“.
Si tratta, in realtà, di una storia raccontata il 4 aprile 2015 da testate come il South China Morning Post e il China Daily[2].
La storia è la stessa, infatti il protagonista:
- si chiama Yuan;
- abitava a Changsh, nella provincia di Hunan (Chansha in provincia di Hunnan, secondo Il Messaggero);
- venne denunciato per truffa.
Non ci fu soltanto il South China Morning Post, di questa storia ne parlarono anche:
- Huffingtonpost.it (6 aprile 2015);
- Dailymail.co.uk (6 aprile 2015, anche il 21 maggio 2015);
- Telegraph.co.uk (20 maggio 2015);
- Bbc.com (19 maggio 2015);
- Tanti altri.
L’articolo de Il Messaggero non riporta neppure la data dell’accaduto, limitandosi a raccontare l’episodio facendo credere innanzitutto che sia successo di recente. Sono passati circa due anni, ma il risultato della pubblicazione di pochi giorni fa è stato sicuramente ottimo dal punto di vista delle visite (soltanto per questo)
Purtroppo mi capita spesso, anche tra i miei contatti, che condividano articoli vecchi di anni pensando che siano attuali. A volte capita, infatti, che risultino scorretti e smentiti successivamente, ma in questo caso di Yuan non abbiamo (al momento) gli sviluppi della vicenda.
[1] L’articolo de Il Messaggero:
Yuan, giovane cinese, ha un incidente d’auto. Non è in pericolo di vita ma ha ferite che fanno decidere i medici per il ricovero. Sedato e medicato viene messo a riposare in una stanza dell’ospedale. Infermiere premurose gli chiedono se vuole che la famiglia venga avvisata. Lui dice di sì. E, da questo momento, si scatena il putiferio.
I familiari, a loro volta informano altri amici e altri parenti. Il tam tam sull’incidente di Yuan abitante a Chansha, nella provincia dello Hunnan, corre, rimbalza. In capo ad un’ora, al capezzale del letto, oltre fratelli e genitori cominciano ad arrivare delle ragazze. Visi preoccupati, lacrime agli occhi. Le ragazze, piano piano, diventano diciassette. E tutte, sì tutte, si dichiarano come «la sua fidanzata».
Ognuna, cioè, crede di essere l’unica. Imbarazzo tra medici e infermieri. Si rischia la rissa. Urla, spintoni, parolacce, disperazione. Finché le donne fanno conoscenza. Si danno la mano, si presentano e, una alla volta, racconta la sua storia con Yuan. Un equilibrismo di bugie da record dei primati. I sanitari fanno muro intorno a lui tra sgomento e risate.
«Ero molto preoccupata quando ho saputo che per un incidente era in ospedale – racconta una delle donne – Ma quando ho iniziato a vedere tante belle ragazze che arrivavano mi sono messa a piangere. Non mi sono potuta trattenere». La interrompe una accanto: «Noi abbiamo un bambino».
Dai racconti esce una sceneggiatura da miglior film. Altro che “Luomo che amava le donne” di Truffaut dove le fidanzate si ritrovano al suo funerale. Nel caso del giovane cinese l’amore non sembra essere la spinta portante delle sue relazioni: alcune ragazze confessano di avergli prestato dei soldi, un’altra dice di averlo mantenuto per nove anni. Con un’altra ancora si sarebbe dovuto sposare.
Una volta che si sono riprese, le signore, si mettono a incrociare date, orari, promesse, confessioni e tutto il resto. Un puzzle perfetto, senza un’incrinatura. Nessuna aveva capito o sospettava. Al massimo pensava che ce ne fosse un’altra ma non sedici.
Adesso Yuan, oltre a dare spiegazioni alle ragazze, deve rendere conto delle sue truffe (non amorose ma di denaro!) alla polizia. E’ stata aperta un’inchiesta. Certo è che la vicenda del fidanzato modella della Cina, già provato dalle ferite dell’incidente, non potrà finire qui.
[2] L’articolo del China Daily:
A playboy who had relations with 17 women was exposed after all his “girlfriends” finally met with each other, uncovering the man’s schemes, the Hunan-based Xiaoxiang Morning Herald reported on Thursday.
The man, surnamed Yuan, received visits and greetings from more than a dozen women between the ages of 20 to 40-years-old, all of which claimed to be his wives or girlfriends, after he was hospitalized due to injuries in a car accident.
All the lovers didn’t realize the man’s deception until they met in his ward and told each other about their identities and “love stories” with Yuan through WeChat. Some have even stayed with him for 10 years.
Yuan, a nobody bearing simply a middle school diploma, from Changsha county, Changsha city of Hunan province, fabricated his education background as a university graduate majoring in civil engineering from Central South University, a top university in the central China province. He worked in a big company in charge of revamping expressways.
He had swindled tens of thousands yuan from his 17 girlfriends after he divorced his ex-wife and cheated her of 250,000 yuan. His case will be charged as a criminal case for alleged fraud.