Maturità. Per molti versi il primo vero passo nel mondo degli adulti, come dice la parola stessa. Quanti di noi avrebbero sperato, la famosa notte prima degli esami, di svegliarsi l’indomani e non dover vivere quel momento dove si viene chiamati davanti alla commissione e la mente si annebbia per un attimo ? Molti dei maturandi di oggi, invece, pagherebbero per potersi sedere tra qualche settimana di fronte a parenti, amici e professori e sperano, anche se “in solitaria”, di potere vivere questa esperienza di persona e non dover vivere tutto davanti ad uno schermo. Il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina ha dato oggi importanti notizie a riguardo.
La nuova formula
Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha oggi comunicato le ultime novità su come l’esame di maturità si adatterà all’emergenza Coronavirus. “L’esame rappresenta la conclusione di un percorso – ha detto intervenendo sul sito Skuola.net – Per questo i crediti prima della pandemia erano 40, poi c’erano gli altri 60 legati alle prove. Ora deve essere valorizzato il percorso di studi di più: quel 60 saranno i crediti dai quali gli studenti potranno partire e 40 la prova orale”. Rivoluzione anche sulla modalità delle prove. Niente scritti, ma un maxi orale. C’è la data di inizio della maturità, il 17 Giugno, mentre il governo sta ancora lavorando sulla possibilità di fare sostenere di persona l’esame, pur in modalità rimaneggiata.
Una tappa fondamentale
Prima ancora che un esame, prima ancora che il coronamento di un percorso di studi, la Maturità è una tappa di vita. E’ quell’indimenticabile momento di liberazione, ansia, gioia e paura per il futuro che rimane impresso per il resto della vita. Il Coronavirus ha già portato via ai ragazzi le settimane precedenti. Quelle delle ultime interrogazioni, delle interminabili ore di studio, della rincorsa ai recuperi, o a quello che manca per poter prendere il massimo dei voti, degli ultimi momenti nella sicurezza della classe prima del grande salto nel mondo dei grandi, quello degli scherzi con gli amici, dell’ultimo giorno di scuola e dell’ultima campanella che suona. Della festa quando si esce fuori e si pensa “finalmente ho finito”…anche se manca l’ultimo grande ostacolo. Momenti che formano come persona prima ancora che come studente. Ecco perché è importante fare tutto il possibile per garantirgli di potersi godere, per quanto possibile e rischi permettendo, di viversi a pieno almeno il coronamento di un percorso goduto a metà
Questa notte è ancora vostra…
Ai ragazzi però, al di là di come andrà la maturità, resta una cosa…La notte prima degli esami è ancora vostra, citando Venditti. Sofferta, fatta di ore di studio sino a tarda notte, di ripasso sfrenato con accanto una tazza di caffè, ore al telefono con i compagni per confrontarsi sugli argomenti più probabili, ore di nervosismo, ansie e paure. Notte insonne, o di un sonno rigeneratore dopo tutta la stanchezza accumulata. Per alcuni, notte di svago perché già da tempo si è gettata la spugna.
Ai ragazzi rimane soprattutto una domanda. Emozionante e spaventosa. “E ora?”
Comunque sia la vostra maturità, se in videoconferenza o di persona. Godetevela, e in bocca al lupo!
Beatrice Canzedda