“La cucina è una bricconcella; spesso e volentieri fa disperare, ma dà anche piacere, perché quelle volte che riuscite o che avete superata una difficoltà, provate compiacimento e cantate vittoria.” (Pellegrino Artusi)
Il “made in Italy“: quello che ci rende grandi ed unici nel mondo. E di tutte le eccellenze italiane certamente l’arte culinaria possiamo considerarla tra le prime. La nostra cucina si è sviluppata attraverso secoli di cambiamenti politici e sociali, con radici antichissime.
Da sempre l’Italia è sinonimo di ottimo cibo e buon vino in un tripudio di sapori e primizie che variano da regione a regione. Finanche da comune a comune.
Insomma una vera e propria arte di cui si sono fatti interpreti gli chef più premiati al mondo.
Le stelle Michelin
Ad attestarlo è la famosa e severa “Rossa francese“: la guida Michelin, che dal 1900 assiste gli automobilisti su dove mangiare e dormire e che nel tempo ha messo a punto criteri rigorosissimi di valutazione per selezionare i migliori ristoratori.
Qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu le prove da superare, per conquistare le ambitissime stelle Michelin.
Non è affatto facile superare l’esame degli ispettori (che viaggiano in incognito) e rispondere a tutti questi requisiti, ma l’Italia si è aggiudicata il secondo posto come nazione più stellata al mondo con l’8% di tutte le 3 stelle mondiali.
Il segreto del successo è nella semplicità e al tempo stesso nella massima competenza.
Non è una contraddizione, ma piuttosto l’essenza della “ricetta vincente“.
Mauro Uliassi: la novità del 2019

Sono ben 367 i ristoranti stellati in Italia e l’ultima straordinaria scoperta della “Rossa” è quella di Mauro Uliassi, chef del ristorante di Senigallia che porta il suo nome e che gestisce insieme a Catia dal 1990.
Un premio atteso ma non scontato quello delle 3 stelle, accolto con molto entusiasmo oltre che dal diretto interessato, anche da parte di colleghi e addetti ai lavori grazie alla simpatia di cui Mario gode nel suo ambiente.
Nella cucina del cuoco marchigiano il protagonista è il mare con i suoi prodotti migliori. Tecnica e tradizione le parole d’ordine per Mauro Uliassi e la sua squadra vincente.
Un’altra interessante novità di quest’anno è la prima stella ottenuta dalla Basilicata grazie a Vitantonio Lombardo, uno chef di talento che ha coraggiosamente scelto, dopo alcune esperienze all’estero, di tornare nella sua terra d’origine e di aprire un locale nel suggestivo quartiere materano del Sasso Barisano.
Si riconferma infine tra i più stellati il noto chef campano Cannavacciuolo, mentre non passa inosservata la mancata attestazione a Cracco, che per il 2019 non riesce a riconquistare la seconda stella per il suo nuovo locale milanese.
Federica Nobilio