Il giorno prima dell’assegnazione del Nobel per la chimica ad una donna, Frances H. Arnold, tra i premiati con il Nobel per la Fisica del 2018 ritroviamo un’altra donna: Donna Strickland.
Da quando è stato istituito il prestigioso premio, Donna Strickland è la terza donna vincitrice di un premio Nobel per la Fisica, insieme a Marie Curie, che vinse nel 1903, e Maria Goeppert-Mayer, che è stata premiata nel 1963.
“Abbiamo bisogno di celebrare le donne impegnate nella fisica perché sono tutte lì fuori … io sono onorata si essere fra loro”.
Questa una delle prime dichiarazioni di Donna Strickland.
Il Nobel per la Fisica arriva pochi giorni dopo che un fisico, il prof. Alessandro Strumia dell’Università di Pisa, ha tenuto una conferenza “altamente offensiva” al laboratorio di fisica delle particelle del Cern a Ginevra, nella quale ha asserito che nella fisica sono gli uomini a essere discriminati, tanto da finire spesso scavalcati nel fare carriera da colleghe che hanno meno meriti.
Il prof. Alessandro Strumia in seguito alle sue affermazioni è stato sospeso dal centro di ricerca.
La dottoressa Donna Strickland non solo ha definito “stupide” le osservazioni del fisico e quindi di non aver mai preso tali commenti “personalmente”, ma ha anche aggiunto che è “sempre stata trattata alla pari”, ed ha voluto sottolineare che “anche due uomini hanno vinto con me, e meritano questo premio tanto se non più di me”.
Donna Strickland condivide, infatti, il premio di quest’anno con Arthur Ashkin, statunitense, e Gerard Mourou, francese.
In cosa consiste il lavoro che ha portato al Nobel per la Fisica e chi sono gli scienziati coinvolti
Arthur Ashkin, scienziato statunitense classe 1922 si è formato alla Columbia University e alla Cornell University. Fin dagli anni sessanta ha lavorato alla manipolazione di particelle mediante luce laser, inventando le cosiddette pinzette ottiche. Questo strumento permette tramite la luce di afferrare e manipolare in modo molto preciso particelle microscopiche quali atomi, molecole e cellule biologiche.
Gérard Mourou, scienziato francese lavora per l’University of Michigan, per l’École Polytechnique di Palaiseau e per altri istituti di ricerca. Co-inventore, insieme a Strickland, della cosiddetta chirped pulse amplification (Cpa), una tecnica che permette di amplificare un impulso di radiazione elettromagnetica. Inoltre, nel 1994 Mourou ha inventato una tecnica che permette di evitare la divergenza dei fasci laser, mediante lo sfruttamento e la combinazione dei fenomeni della diffrazione e della rifrazione.
Donna Strickland, ricercatrice canadese dell’University of Waterloo. Si è laureata in ingegneria fisica alla McMaster University e ha completato il dottorato di ricerca presso l’University of Rochester. Proprio durante il suo dottorato lavorò, insieme a Mourou, alla chirped pulse amplification (Cpa), che oggi le ha permesso di ricevere il Nobel. Attualmente dirige un gruppo di ricerca che si occupa di laser ultraveloci e ad alta intensità.
In una dichiarazione, l’American Institute of Physics (AIP) ha offerto le sue congratulazioni a tutti e tre i vincitori. Inoltre ha aggiunto: “è un piacere personale vedere la dottoressa Strickland interrompere la pausa di 55 anni da quando una donna ha ricevuto il premio Nobel per la Fisica, rendendo il premio di quest’anno ancora più storico”.
Una luce accesa sul valore delle donne
La vittoria della dr.ssa Strickland ha acceso la discussione sulla scarsità di vincitori di sesso femminile nelle scienze. Per tale motivo Donna Strickland ha espresso la speranza che la sua vittoria possa rappresentare un impulso per le giovani scienziate che vogliono essere coinvolte nella ricerca.
“Se qualcun altro pensa a qualcosa in cui non credi, pensa solo che hanno torto e tu hai ragione e continua per la tua strada“, ha detto Strickland ad una giovane scienziata alla conferenza stampa dopo l’annuncio della sua vittoria. “Questo è più o meno il modo in cui penso sempre.”
Maria Di Naro