La stagione 20/21 è ufficialmente iniziata e il governo sembra deciso a far ritornare gradualmente i tifosi sugli spalti. Il primo passo per la riapertura stadi è stato mosso dai governatori di Emilia Romagna, Veneto e Lombardia la scorsa settimana con un’ordinanza che permetteva l’ingresso di 1000 spettatori agli eventi outdoor e circa 700 al chiuso. Per evitare disparità, al termine del summit convocato il 19 Settembre dal ministro per gli Affari Regionali Boccia, governo e regioni hanno concordato la riapertura di tutti gli stadi di Serie A a partire da domenica 20 Settembre.
La capienza massima è stata fissata a “soli” 1000 spettatori e rimarrà tale fino al prossimo Dpcm previsto per la prima settimana di Ottobre. Nonostante l’entusiasmo generale per questo nuovo ed importante passo verso la normalità, non è mancato lo scetticismo degli esperti e la perplessità di molti. Il Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha infatti espresso la necessità della riapertura stadi anche in Serie B e Serie C.
L’applicazione dei protocolli di sicurezza è la medesima in tutte e tre le serie professionistiche, quindi anche su questo tema deve esserci lo stesso trattamento.
La risposta di Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, non si è fatta attendere. Il motivo della riapertura esclusiva degli stadi di Serie A sarebbe infatti dovuta ad un atteggiamento rispettoso e prudente del governo. A breve anche i tifosi di Serie B, C e Lega Pro potranno tornare presto sugli spalti, promette il ministro, a patto che la percentuale di spettatori ammessi sia stabilita in relazione alla capienza effettiva di ciascun impianto.
Agostino Miozzo e la paura per la riapertura stadi
Il Coordinatore del Comitato tecnico scientifico si dice preoccupato in vista del futuro aumento di tifosi negli stadi. Un’affluenza maggiore dei 1000 spettatori, infatti, potrebbe avere effetti pericolosi sull’andamento del contagio in Italia. A preoccupare maggiormente Miozzo sono i possibili assembramenti agli ingressi e durante la fase di deflusso nel post-partita, nonché la difficoltà nel distanziamento sugli spalti. Lo spettro di Atalanta – Valencia del 19 febbraio aleggia nell’aria e aumenta la paura.
In un momento così delicato, in cui l’imminente riapertura delle scuole è il tema principale, il rischio di pagare un errore di valutazione è molto alto. In uno dei suoi ultimi interventi, Miozzo ha sottolineato l’importanza di seguire l’esempio degli altri campionati europei, specie considerando la gravità del quadro generale continentale. La Bundesliga, infatti, ha fissato la capienza massima degli stadi al 20% fino ad una prossima decisione. In Inghilterra, invece, il governo ha rimandato la riapertura stadi a causa dell’aumento dei contagi. Pieno appoggio alla tesi di Miozzo è arrivato dal ministro della Salute Speranza che, ricordando i problemi legati all’avventato via libera alle discoteche durante l’estate, ha evidenziato i rischi di un’eventuale riapertura totale degli stadi.
L’ira di Dal Pino ed il piano di Spadafora
La riapertura degli stadi è stata fortemente sostenuta da Paolo Dal Pino, presidente della Serie A. A luglio, il numero uno della massima lega italiana ha proposto un progetto per la riapertura sicura degli impianti sportivi al pubblico. Il documento, realizzato in collaborazione con un pool di esperti del settore, non avrebbe però ricevuto la dovuta attenzione da parte del Ministero dello Sport. A seguito dell’iniziale titubanza del governo circa la riapertura degli stadi e del caos decisionale prima delle ordinanze di Emilia Romagna, Veneto e Lombardia, Dal Pino ha espresso tutta la propria incredulità per l’atteggiamento delle istituzioni.
Oltre ad essere un incredibile fenomeno sociale, il calcio è una delle industrie italiane più grandi ed offre lavoro a circa trecentomila persone. Per questo motivo merita rispetto. Il Paese sta provando a ripartire, le scuole stanno riaprendo ed il lavoro nelle aziende sta tornando lentamente alla normalità. Dunque, perché non può ripartire anche il calcio? Perché non possono esserci più di mille tifosi allo stadio? Basterebbe pianificare tutto al meglio per garantire il distanziamento e la sicurezza di ciascuno spettatore. Spero che il Comitato Tecnico Scientifico presti attenzione alla nostra proposta.
Anche questa volta, la risposta del ministro Spadafora non si è fatta attendere. Sottolineando il proprio coinvolgimento diretto nella riapertura degli stadi e nell’alleggerimento della frequenza dei tamponi, il ministro dello Sport ha inoltre ribadito la concreta volontà del governo di aumentare gradualmente la percentuale di tifosi ammessi allo stadio. Lo sport tornerà lentamente alla normalità ed il governo si muoverà in base all’andamento dei contagi dopo la riapertura delle scuole.
Il resoconto della prima giornata a “porte semi-aperte”
Le prime due partite della stagione 20/21 sono state giocate a porte chiuse. Aprono le danze Fiorentina e Torino alle 18.00 di sabato 19 Settembre. I viola vincono al Franchi con la prima rete di Gaetano Castrovilli con la numero 10 sulle spalle. Segue, alle 20:45, la sfida del Bengodi di Verona tra l’Hellas e la Roma, conclusasi a reti inviolate. Nonostante ciò, a causa di un errore nella compilazione della lista gara, i giallorossi hanno subito una sconfitta a tavolino per 3 – 0.
Le emozioni della Serie A tornano sugli spalti alle 12.30 di Domenica 20 Settembre. Il Napoli di Gattuso supera il Parma del nuovo allenatore Liverani grazie ai gol di Mertens e Insigne. Alle 15.00, l’attenzione si sposta dal Tardini al Luigi Ferraris, dove il Genoa da spettacolo. I ragazzi di Maran stendono il neo-promosso Crotone per 4 – 1. A segno Mattia Destro, Goran Pandev e i nuovi arrivati Zappacosta e Pjaca. Gol della bandiera per i calabresi con Emmanuel Rivière al suo debutto assoluto in Serie A.
Alle 18.00, riflettori puntati sul match del MAPEI Stadium tra Sassuolo e Cagliari. Gli ospiti vanno in vantaggio con il solito Simeone su assist di João Pedro, ma gli emiliani trovano il pareggio con una perla di Mehdi Bourabia su punizione. L’esordio della Juve di Andrea Pirlo chiude la giornata allo Juventus Stadium di Torino. I bianconeri superano la Sampdoria di mister Ranieri con le firme di Dejan Kulusevski, Leonardo Bonucci e dell’immancabile Cristiano Ronaldo.
In attesa di recuperare le tre gare posticipate al 30 Settembre, il Milan chiude momentaneamente la prima giornata di Serie A. Uno strepitoso Ibrahimović regala ai rossoneri un’importantissima vittoria contro il Bologna di mister Mihajlović. Doppietta per lo svedese che si conferma l’anima di questa squadra.
In attesa del futuro, è giusto ripartire dai sorrisi dei primi tifosi che finalmente sono ritornati sugli spalti. Oltre a dare lavoro a migliaia di persone, il calcio ha riportato un briciolo di serenità dopo l’incubo del lockdown. Continuando a rispettare le regole e procedendo gradualmente, il ritorno alla normalità non sembra più così lontano.
Alessandro Gargiulo