La scuola come Auschwitz. Questo il paragone shock dell’esponente della Lega Claudio Ticci. Il consigliere comunale di Borgo San Lorenzo ha pubblicato sui social un’immagine dell’ingresso del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. La scritta sul cancello modificata in Schule macht Frei, la scuola educa alla libertà. A corredo della foto, tanto di commento:
La scuola secondo questo Governo… Pd+ 5stelle+ Leu+ Italia Viva # andatevene a casa, # vergognatevi. Il plexiglass ce lo avete al posto dei neuroni o nelle vostre poltrone.
Un gesto con cui Ticci ha voluto esprimere la sua contrarietà ai provvedimenti anti contagio per il ritorno nelle aule. Dopo mesi di chiusura dovuti all’emergenza Covid-19, infatti, la ministra Azzolina ha dichiarato che a scuola sarà previsto l’utilizzo di pannelli in plexiglass. Le barriere saranno poste a divisione tra i banchi per dare sicurezza agli studenti. Al contrario, è stato escluso il ritorno a doppi turni e allo sdoppiamento delle classi.
Coronavirus e sospensione della libertà
Il paragone della scuola come Auschwitz appare irrispettoso fuori ogni misura. La questione oltrepassa le divisioni sulle misure protettive da adottare per il ritorno nelle aule. Che l’annientamento e la spersonalizzazione dell’essere umano nei campi di sterminio vengano ricondotti all’impiego di barriere in plexiglass tra i banchi risulta incomprensibile non solo a ogni sentimento di empatia, ma anche ad ogni logica. Le misure restrittive dovute all’emergenza coronavirus appaiono a tutela delle libertà e dei diritti di ognuno. Agire responsabilmente verso il rispetto delle regole serve a garantire i diritti fondamentali della collettività. Questo è uno degli insegnamenti più importanti che la scuola dovrebbe trasmettere. Non meno importante, la promozione di un pensiero critico che non scada in banalizzazioni e confronti strumentali. La polemica politica, però, ancora una volta non risparmia una memoria troppe volte oltraggiata. Quella di chi ha subito, oltre che la privazione della propria libertà, la violazione della propria integrità di essere umano.
Laura Bellucci