by Ludovica Amico | 22 Gennaio 2023 7:35 pm
Sono stati pubblicati, dall’ISTAT, l’Istituto nazionale di statistica i dati relativi al censimento permanente del della popolazione sino al 31 dicembre 2021. Questa ricerca ha raccolto dati che sono più ricchi delle precedenti: per la prima volta si riferiscono a gruppi specifici della popolazione, facendo riferimento, per esempio, al luogo di allocazione. Questa ricerca ISTAT permette finalmente di dare visibilità anche a segmenti di popolazione che tendono a essere difficilmente tracciabili da un punto di vista statistico e, quindi, a non essere considerati. Si fa riferimento alla percentuale di popolazione che vive in convivenza anagrafica, in campi autorizzati o tollerati e anche a coloro che si trovano senza dimora o senza tetto.
Con i censimenti della popolazione, per la prima volta nel 1991 e, poi, nel 2011, i senza fissa dimora e i senza tetto erano rilevati con delle apposite ronde nel corso di una notte e solo nei grandi comuni, per poterne contare il maggior numero possibile. Nell’ultimo censimento sono stati invece utilizzati i registri dai quali ricavare le informazioni anagrafiche sui diversi gruppi di popolazione.
In questa ricerca si differenzia la popolazione che si trova senza dimora da quella che rientra nella categoria di senza tetto. Qual è la differenza? ISTAT definisce senza dimora gli individui che non hanno alcuna residenza, ma registrano un domicilio nel comune di appartenenza. I senza tetto sono invece coloro che, oltre a non avere una residenza, sono sprovvisti anche di domicilio e si registrano anagraficamente presso associazioni o luoghi fittizi. I dati raccolti vengono poi accorpati in un’unica voce di riferimento.
Dalla ricerca ISTAT emerge un divario di genere: dei 96.197 senzatetto registrati in Italia, fino al 2021, 65mila sono maschi contro una stima di 30mila femmine. L’età media calcolata è di 41,6 anni e il 38% proviene dall’estero: oltre il 50% degli stranieri senzatetto proviene dall’Africa, il 22% da paesi europei e il 17% da paesi dell’Asia. Secondo i dati ISTAT sono circa 97mila le persone senzatetto iscritte in anagrafe. Prima di questi ultimi dati si faceva riferimento a quelli raccolti fino al 2014 e, da allora, i senzatetto sono quasi raddoppiati: 9 anni fa si stimava che fossero circa 50mila.
I senzatetto registrati si concentrano per il 50% in 6 comuni: Roma con il 23% delle iscrizioni anagrafiche, Milano (9%), Napoli (7%), Torino (4,6%), Genova (3%) e Foggia (3,7%).
Altri comuni in cui la presenza di senzatetto e senza fissa dimora, per la maggior parte stranieri, è significativa sono Trieste, Reggio nell’Emilia, Bologna, Alessandria, Como, Savona, Venezia e Brescia, oltre che Marsala, Catania, Sassari e Cagliari.
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