“Aprile è il mese più crudele”: T. S. Eliot tra rinascita e morte

La vita torna a imporsi, rigogliosa e rinnovata, sulla morte, mescolando il presente con il passato, ovvero la memoria, e promettendo il futuro, ossia il desiderio. Ma davanti a ciò l’abitante della terra desolata non ha scampo: l’aridità del mondo esterno, che è in realtà un’aridità interiore, si scontra apertamente con la rinascita della primavera, costringendolo a risvegliare la propria coscienza e a rendersi conto della propria sterilità e, infine, della propria caducità.