Il 25 aprile non tormentare l’albero
Oggi la libertà è questo, desiderare qualcosa: spirituale, materiale – o per i più furbi tutte e due le cose, tanto coincidono –, desiderare qualunque cosa nei modi e nei tempi che vogliamo. La libertà è un capriccio vestito da ideale, un desiderio personale ammantato da posticcia spiritualità, è il pretesto per generare bisogni di qualunque tipo: è la lampada di sale per respirare ionizzato, il vestito di canapa perché fa tanto alternativo, l’amore libero perché fa tanto “fotti fotti” generale, il non “impegno” perché altrimenti “mi sento soffocare”.