Spesso il ruolo dello sport viene ridotto a inutile passatempo, per la parte meno istruita della popolazione. Chi non lo apprezza lo ritiene una perdita di tempo, che scatena gli istinti peggiori dei tifosi. In realtà, prendendo le distanze dagli eccessi, lo sport fa parte della cultura di ogni nazione. Ogni paese ha le proprie tradizioni sportive e le conseguenti ricadute sulla propria identità culturale.
La situazione in Italia
In Italia non mancano gli appassionati di altri sport, ma è il calcio a farla da padrone. E’ interessante notare come lo sport si sia inserito nella lingua italiana. Sono, infatti, numerose le espressioni derivanti dall’ambito sportivo, ora estese ad altri settori. In questi casi, il linguaggio settoriale è diventato conoscenza acquisita nell’italiano di tutti i giorni. Ciò, a conferma di quanto lo sport sia parte integrante della cultura del nostro paese.
Influenze del calcio sull’italiano
Il calcio, dicevamo. Da esso nasce l’espressione salvarsi in corner, riguardo ad un pericolo scampato all’ultimo. Si riferisce alla scelta di una squadra di concedere un calcio d’angolo, piuttosto che un’azione pericolosa. Dal calcio trae origine la zona Cesarini, in cui una situazione viene risolta in extremis. L’espressione nasce dall’ex calciatore Cesarini, che spesso segnava negli ultimi minuti della partita. Parlando di una persona che non vuole rispondere, si dice che dribbli le domande . Il riferimento è al dribbling, gesto tecnico con cui un giocatore scarta un avversario. Per indicare uno scambio di vedute non diplomatico, si usa l’espressione entrare a gamba tesa . Nel calcio indica una modalità fallosa per contrastare l’avversario.
Pugilato, basket e pallavolo
Ma il calcio non è l’unico sport ad influenzare la lingua italiana. E’ comune descrivere una persona minuta come peso piuma. Nel pugilato questa espressione indica una categoria determinata dal peso dell’atleta. Dalla stessa disciplina provengono le espressioni stare in guardia e alzare/abbassare la guardia. Riferite alla posizione difensiva assunta dai pugili, vengono usate per situazioni in cui prestare attenzione o, al contrario, rilassarsi. Ancora, quando abbiamo bisogno una pausa, magari durante una riunione, chiediamo un timeout. Il termine deriva da pallacanestro e pallavolo e indica una sospensione del gioco.
Atletica e automobilismo
Non è insolito, riferendosi ad una lunga diretta televisiva, utilizzare il termine maratona. Esso deriva dalla disciplina dell’atletica in cui gli atleti percorrono di corsa 42, 195 km. Dall’automobilismo proviene, infine, il termine testacoda, che indica una rotazione di 180° di un’auto in corsa. Si dice che abbia fatto un testacoda anche una persona che non sappia gestire una situazione, vedendola ribaltarsi all’ultimo momento.
Simone Guandalini